Le direttive sono approvate definitivamente con Delibera di Giunta n.18/25 del 18 maggio 2023.

Si prevedono 4 misure agevolative:

Sospensione dell’obbligo di versamento dell’Imposta regionale sulle attività produttive (IRAP) per gli anni di imposta 2023, 2024, 2025, da differire  con rate annuali nel 2029, 2030, 2031, di importo pari all’imposta sospesa, senza applicazione di interessi.

Restituzione, a titolo provvisorio, a partire dall’anno 2023 e previa pubblicazione di apposito avviso, della corrispondenza delle somme effettivamente versate, tra il 2016 e il 2020, a titolo di Imposta regionale sulle attività produttive (IRAP). Il primo anno di provvisoria restituzione programmabile è il 2016. Il riversamento dei tributi provvisoriamente resi delle annualità dal 2016 al 2020, è rispettivamente previsto, per l’importo di ciascuna annualità restituita, negli anni 2026, 2027, 2028, 2029, 2030, con rate annuali di importo pari alla corrispondenza dell’IRAP provvisoriamente restituita senza applicazione di interessi.

Restituzione, a titolo provvisorio, a partire dall’anno 2023 e previa pubblicazione di apposito avviso, della corrispondenza della quota pari ai 7/10 spettante alla Regione autonoma della Sardegna ai sensi dell’articolo 8 dello Statuto speciale per la Sardegna dell’Imposta sui redditi delle società (IRES) sulle somme effettivamente versate dalla stessa impresa negli anni dal 2021 al 2025. Il primo anno di provvisoria restituzione programmabile è l’anno 2021. Le somme devono essere restituite a decorrere dal 2026.

Restituzione, a titolo provvisorio, a partire dall’anno 2023 e previa pubblicazione di apposito avviso, della corrispondenza della quota pari ai 7/10 spettante alla Regione autonoma della Sardegna ai sensi dell’articolo 8 dello Statuto speciale per la Sardegna dell’Imposta sui redditi delle società (IRES) sulle somme effettivamente versate dalla stessa impresa negli anni dal 2016 al 2020. Il primo anno di provvisoria restituzione programmabile e l’anno 2021. Le somme devono essere restituite a decorrere dal 2026.

Le agevolazioni sono considerate aiuti «de minimis» ai sensi dell’articolo 4 paragrafo 3 del regolamento (UE) n. 1407/2013